Il Vetro di Murano
La scoperta del vetro ha radici lontane e leggendarie. Così come le perle in vetro, ritenute preziose ed utilizzate come moneta di scambio in Africa, come oggetti ornamentali e monili dagli egiziani.
Il vetro giunse a Venezia importante porto del Mediterraneo dall’Oriente come merce di scambio. Il vero e proprio sviluppo della lavorazione del vetro si ebbe nel Medioevo. I veneziani oltre ad importare merci, importavano anche le tecniche di lavorazione ed intuirono che la composizione del vetro sodico, arrivato dall’Oriente, poteva essere adatta alla lavorazione a caldo. Rendendo il vetro fluido e malleabile, poteva essere modellato e soffiato. Questa lavorazione era nettamente in contrasto con le lavorazioni dell’epoca che usavano il vetro come materia monocromatica, da incidere, stampare o tagliare.
L’isola di Murano divenne il centro della lavorazione del vetro quando la Repubblica di Venezia, ordinò alle fornaci di trasferirsi dalla città di Venezia all’isola di Murano. Ancora oggi non è chiaro se quest’ordine servisse a prevenire gli incendi degli edifici della città, molti dei quali all’epoca costruiti in legno, o per mantenere il segreto delle tecniche di lavorazione.
Da quel momento il nome dell’isola di Murano si lega alla lavorazione artistica del vetro, tanto da diventare il nome del vetro stesso.
Vetro di Murano indica un vetro pregiato prodotto sull’isola.
Un vetro che mantiene le sue caratteristiche cromatiche e la sua struttura nel tempo.
LAVORAZIONE A
Lume o Cannello
La lavorazione a lume è una tecnica di lavorazione del vetro che avviene mediante l’utilizzo di una fiamma. Un tempo veniva utilizzato un vero e proprio lume ad olio per rendere malleabile il vetro. In seguito l’olio venne sostituito dall’utilizzo di gas per una lavorazione più semplice e veloce. Oggi viene utilizzato il cannello che miscela il gas (propano o metano) con ossigeno industriale (o aria). Grazie al calore sprigionato dalla fiamma, che raggiunge 900°, il vetro diventa sufficientemente fluido per essere modellato e soffiato. Per la lavorazione a lume viene utilizzato il vetro in bacchette, che può avere diversi diametri e colori, opachi e trasparenti.
Studiozero-vetro usa esclusivamente vetro in bacchette prodotto a Murano e utilizza la tecnica a cannello per realizzare le perle in vetro che diventeranno accessori da indossare.
Le creazioni SZV sono caratterizzate dall’incontro di diverse tecniche di lavorazione del vetro, dalla soffiatura, al taglio, alla molatura, all’incisione e alla sabbiatura.